La FONDAZIONE si occupa di cinque aree d'intervento: le nuove povertà, l'immigrazione, la tratta degli esseri umani, la prostituzione e la donna.
Quale volto ha l'amore?
Quale forma, quale statura, quali piedi
quali mani, quale cuore?
Nessuno lo può dire
Tuttavia l'amore ha piedi che conducono alla Chiesa
ha mani che donano ai poveri
ha occhi con i quali scopre chi è nella necessità
ha orecchi riguardo ai quali il Signore dice:
chi ha orecchi da intendere, intenda" S. Agostino
"I poveri li avrete sempre con voi …" ha detto Gesù, ed è vero anche oggi, nella nostra società così avanzata e ricca di ogni benessere.
Povertà " vecchie e nuove " che solcano e incidono la vita e la storia di tante persone, italiane e straniere che siano.
Da segnali che provengono un po’ da ovunque, risulta un aumento delle persone che chiedono aiuto rivelando situazioni di povertà materiale e di disagio sociale.
Donne straniere, immigrati irregolari e clandestini, disoccupati, senza casa.
Persone provenienti spesso da paesi poveri: Bolivia, Brasile, Ecuador, Marocco, Nigeria, Perù, Romania, Ucraina.
E mentre una parte dell’umanità continua la sua folle corsa a capofitto nel paradiso del benessere, l’altra larga parte degli uomini giace e manifesta situazioni di nuove povertà.
Occorrono occhi nuovi per vedere le situazioni e le necessità di tanti nostri fratelli; occhi che sanno guardare profondo per incontrare sempre nel povero l’uomo e nell’uomo, Gesù Cristo in carne ed ossa.
e mi hai accolto "
Dal Vangelo (Mt. 25,35)
L’Italia, da paese di emigranti, partiti per la Svizzera, la Francia, il Belgio, la Germania e le Americhe … è diventato un paese segnato da grossi flussi di immigrazione.I fatti e le cronache quotidiane, da tanto tempo scandiscono questa nuova situazioneCertamente l’immigrazione è un fenomeno complessoIl dato evidente e certo è che l’immigrazione sta diventando una presenza stabileChi sono gli stranieri oggi in Italia ? Da dove vengono ? Cosa fanno ? Come vivono ? Qual è l’atteggiamento degli italiani in proposito ? Come è regolata la loro presenza ?Ma oltre la conoscenza del fenomeno immigrazione nascono più profonde domande che interpellano ciascuno e riguardano anche i passi da compiere perché il futuro, che sarà segnato anche da questo fenomeno, sia un futuro di maggiore tolleranza e meglio ancora di maggior fratellanza tra i popoli.
Dio non piange in cielo,
piange sulla terra.
Piange in tutti gli oppressi
e i sofferenti del nostro tempo.
Non possiamo amarlo
senza asciugare le sue lacrime.
Sembra di altri tempi, questa parola:"La tratta degli esseri umani" eppure, passati nel terzo millenio, nell'era della globalizzazione, si torna a parlare di "tratta" perché è di nuovo emersa e si sta espandendoin modo impressionante e allarmante.
La tratta di esseri umani non si manifesta solo nelle strade dove molte donne e minorenni sono costrette a vendere il loro corpo. La tratta si nasconde nelle case dove, donne addette al lavoro domestico e di cura, sono sottoposte a vessazioni, ricatti, matrimoni forzati ... La tratta è anche sui luoghi di lavoro, dai campi alle fabbriche, ha la forma del lavoro forzoso, senza diritti e tutele. E’ per questi e per altri motivi profondi che la tratta di persone è una profonda violazione dei diritti umani fondamentali.
I pubblicani
e le prostitute
vi passeranno avanti nel regno dei cieli"
Dal Vangelo (Mt. 21,31)
La tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale è uno spregevole mercato che spinge, ogni anno, migliaia di giovani donne e minori, ma anche uomini e minori, a vendere il proprio corpo per arricchire organizzazioni criminali senza scrupoli ed appagare la sete di sesso Sono donne … nostre sorelle … figlie di quella umanità. Sono uomini ... nostri fratelli … figli di quella umanità. Entrambi, sia la donna che l’uomo, nella loroLa prostituzione si presenta come una moderna schiavitù Un sottile tormento, nonostante tanta indifferenza, fa emergere l’inquietante domanda: " Dov’è tua sorella ? … Dov’è tuo fratello ? "
Ridare la piena verità,
il dovuto rilievo al genio della donna
perché essa appartiene
al patrimonio costitutivo dell'umanità
e della stessa Chiesa.
Giovanni Paolo II
"Siamo purtroppo eredi di una storia di enormi condizionamenti che, in tutti i tempi e in ogni latitudine, hanno reso difficile il cammino della donna, misconosciuta nella sua dignità, travisata nelle sue prerogative, non di rado emarginata e persino ridotta in servitù. Ciò le ha impedito di essere fino in fondo se stessa, e ha impoverito l'intera umanità di autentiche ricchezze spirituali (…). Quante donne sono state e sono tuttora valutate più per l'aspetto fisico che per la competenza, la professionalità, le opere dell'intelligenza, la ricchezza della loro sensibilità e, in definitiva, per la dignità stessa del loro essere! (…) ( n. 3) E che dire poi degli ostacoli che, in tante parti del mondo, ancora impediscono alle donne il pieno inserimento nella vita sociale, politica ed economica? Basti pensare a come viene spesso penalizzato, più che gratificato, il dono della maternità, a cui pur deve l'umanità la sua stessa sopravvivenza (…).
Guardando poi a uno degli aspetti più delicati della situazione femminile nel mondo, come non ricordare la lunga e umiliante storia - per quanto spesso « sotterranea » - di soprusi perpetrati nei confronti delle donne nel campo della sessualità? Alle soglie del terzo millennio non possiamo restare impassibili e rassegnati di fronte a questo fenomeno. È ora di condannare con vigore, dando vita ad appropriati strumenti legislativi di difesa, le forme di violenza sessuale che non di rado hanno per oggetto le donne. In nome del rispetto della persona non possiamo altresì non denunciare la diffusa cultura edonistica e mercantile che promuove il sistematico sfruttamento della sessualità, inducendo anche ragazze in giovanissima età a cadere nei circuiti della corruzione e a prestarsi alla mercificazione del loro corpo. Il mio grazie alle donne si fa pertanto appello accorato, perché da parte di tutti, e in particolare da parte degli Stati e delle istituzioni internazionali, si faccia quanto è necessario per restituire alle donne il pieno rispetto della loro dignità e del loro ruolo Giovanni Paolo II, Lettera alle donne, 1995